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Documenti trovati: 8
Articolo rivista - SFEF - 2015/20
Frascarelli Lucia
Dalla diffidenza al riconoscimento: evoluzione di un’attività e di un settore. L’iscrizione alla sezione speciale dell’albo 106 del TUB: le società fiduciarie
La Banca d’Italia, con la Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 ha, tra l’altro, emanato la disciplina di attuazione dell’art. 199 del TUF, così come modificato dal d.lgs. n. 141 del 2010. La nuova normativa segna l’inizio di un processo di modernizzazione delle società fiduciarie che entro il 12 febbraio 2016 potranno scegliere di iscriversi nella sezione separata dell’albo degli intermediari ...

Articolo rivista - SFEF - 2020/46
Fusa Emanuela
Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: obiettivi ed efficacia degli strumenti utilizzati
L’introduzione di strumenti che dovrebbero permettere la rilevazione precoce della crisi sono alcune delle disposizioni principali del Codice della crisi d’Impresa e dell’insolvenza (D.Lgs.12 gennaio 2019, n. 14 di attuazione della L. 19 ottobre 2017, n. 155, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 10 gennaio 2019) ritenendo che le possibilità di salvaguardare l’azienda in difficoltà ...

Articolo rivista - SFEF - 2014/16
Vedana Fabrizio
Società fiduciarie: le nuove disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia
Il settore delle fiduciarie è oggi rappresentato da circa 300 società delle quali soltanto trenta circa posseggono i requisiti patrimoniali ed organizzativi previsti da Banca d'Italia nelle nuove disposizioni di vigilanza per il settore degli intermediari finanziari. Si verranno così a creare due categorie di fiduciarie: quelle vigilate da Banca d'Italia e dal Ministero dello Sviluppo Economico ...

Articolo rivista - SFEF - 2011/2
Dolce Rosario
Note sull’art. 113 TUIR dopo la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 42/E/2010
La Circolare 42/E costituisce, a quasi sette anni dall’introduzione dell’art. 113 TUIR, il primo chiarimento organico dell’Amministrazione finanziaria in materia, e per ciò solo da valutare positivamente in via di massima, stante la rilevanza del tema anche alla luce della recente crisi economico-finanziaria e dell’ancora attuale debolezza del quadro congiunturale che ha comportato e comporterà, ...

La voluntary disclosure bis conferma e rafforza il ruolo dell’intermediario finanziario: da un lato, prevedendo l’obbligo del contribuente di aprire uno specifico conto vincolato sul quale andrà versata la liquidità contenuta nella cassetta di sicurezza oggetto di emersione; dall’altro, consentendo al dichiarante di andare esente dalla compilazione del quadro rw anche per gli anni 2016, 2017 ...

Articolo rivista - SFEF - 2011/2
Vedana Fabrizio
Fiduciarie italiane: che cosa cambia con la riforma
Il decreto 141 del 13 agosto 2010 introduce nell'ordinamento italiano la nuova categoria delle società fiduciarie vigilate dalla Banca d'Italia. Ai sensi della nuova normativa, le fiduciarie controllate da banche o aventi un capitale pari ad almeno 240 mila euro dovranno essere dotate di strutture organizzative e di controllo analoghe a quelle degli intermediari finanziari e verranno a questi equiparati ...

Articolo rivista - SFEF - 2012/7
Rasi Federico
L’amministrazione di beni nella prassi dell’Agenzia delle Entrate: il ruolo delle società fiduciarie
La Risoluzione n. 61/E del 2011 si segnala per portare a regime soluzioni che la stessa Amministrazione Finanziaria aveva proposto in occasione dello scudo fiscale. Abbandonate esigenze contingenti, l’Agenzia delle Entrate cerca ora di procedere ad una più matura riflessione sui problemi fiscali sollevati dall’amministrazione fiduciaria di beni. L’analisi della risoluzione da cui si prendono ...

Articolo rivista - SFEF - 2015/19
Braccioni Patrizio
Brevi note e prime riflessioni sulla riforma del Testo Unico Bancario in attuazione della Capital Requirement Directive IV
Il decreto legislativo 12 maggio 2015 n. 72, entrato in vigore il 27 giugno scorso, costituisce il provvedimento attraverso il quale l’ordinamento italiano si è adeguato alla normativa comunitaria introdotta dalla Direttiva 36/2013 del 26 giugno 2013, meglio nota con Capital Requirement Directive.Nonostante la riforma abbia avuto sino ad oggi scarsa eco, il decreto riforma in profondità il Testo ...

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